L’Europa faccia chiarezza sulla destinazione dei fondi del Recovery Fund all’Italia e non lasciare al Sud solo i debiti da pagare.
È stata inoltrata il 4 giugno una missiva alla Direzione Generale per la politica Regionale e Urbana della Commissione Europea nelle persone della Commissaria Elisa Ferreira e del Direttore Generale Marc Lemaitre affinchè si faccia chiarezza sulla destinazione dei fondi del Recovery Fund previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, avendo riscontrato diversi punti di criticità e violazioni del “Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza” e del “Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea”. Lemaitre aveva già avvertito il Governo italiano nel settembre 2019, che se non si investe al Sud e non si applica una reale politica di coesione, saranno a rischio i fondi europei.La lettera è stata redatta da Rosella Cerra, candidata alle prossime regionali nella lista Tesoro Calabria, da Roberto Longo membro della segreteria del movimento politico Meridionalista e sottoscritta da Carlo Tansi, presidente di Tesoro Calabria e candidato alle prossime regionali. Il tema è stato affrontato dai redattori in diverse occasioni [vedi 1, 2, 3 ] sollevando sempre la necessità di una migliore ed equa ripartizione dei fondi per rilanciare realmente la Calabria e tutto il Meridione.Infatti è chiaro che per la ripartizione attuale non sono stati rispettati i criteri definiti dalla Commissione Europea relativi alla popolazione, al reddito pro capite ed al tasso di disoccupazione. Seguendo tali criteri al Mezzogiorno spetterebbe il 70% circa del totale e non il 40% come è stato invece definito nel Piano Nazionale che ha determinato una notevole sottrazione di fondi con il voto favorevole di molti deputati del Sud Italia. Fra questi spicca il nome della sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci, che si è nuovamente autoproposta come candidata per la presidenza alle regionali. Con questo criterio da loro avallato il vero rischio è di lasciare al Meridione solo debiti da pagare senza che l’attesa ripresa possa effettivamente esserci. Contestualmente abbiamo richiesto che si desse risposta alla lettera della eurodeputata Rosa D’Amato che aveva scritto in merito al finanziamento di opere relative alla mobilità nel Meridione che erano già state finanziate con altri fondi europei e nazionali, ossia i cosiddetti progetti “sponda”, presentando insieme al collega Ignazio Corrao anche una interrogazione alla Commissione. Nella missiva abbiamo inoltre fatto presente che la petizione inoltrata da Giancarlo Chiari alla Commissione Petizioni nella quale si chiedeva una quota di almeno il 68% al Sud è stata recepita dalla Commissione che ha aperto una indagine specifica sul PNRR presentato dal Governo Draghi. Richiesta analoga è stata fatta anche dal senatore Saverio De Bonis.È stata inoltre rilanciata la proposta di istituire in Calabria una Hydrogen Valley, avendone la nostra regione tutte le potenzialità.
La Calabria finora è stata governata da persone che hanno determinato il suo impoverimento ed il suo mancato sviluppo con una sistematica sottrazione di risorse e spendendo male, o peggio rimandando indietro, i fondi che arrivavano. Ora bisogna spezzare e invertire questo sistema mandandoli a casa.